venerdì 26 febbraio 2010

Grain’s Sololá Purse Turns Upcycled Guatemalan Textiles inside Out



Weavers take pains to hide the behind-the-scenes snarl of loops, knots, and loose ends that make the magic happen. So it may come as a surprise that the Sololá purse by Grain chooses to celebrate the oft-messy, wabi-sabi route we traverse before the big picture comes into focus. Crafted by Guatemalan artisans from vintage huipiles, or traditional women’s blouses woven on the backstrap loom, each one-of-a-kind purse is turned inside out to show its artful dishevelment—so it’s all business inside, party out front.

Artist Dismembers Barbie, Turns Body Parts Into Disturbing Jewelry



Blow-up dolls aren’t the only faux folk getting hacked to bits, both literally and metaphorically. ArtistMargaux Lange mines pre-owned Barbie dolls for body parts that she turns into sardonic—and more than a little creepy—statement jewelry. From brooches made from multiple, multiethnic Barbie limbs (a celebration of diversity?) to heart-shaped necklaces showcasing some of Barbie’s naughtier portions, upcycled jewelry doesn’t get any more fun than this.

Shadowplay’s Mystical Eco-Jewelry Leaves Us Mesmerized



With allusions to oceanic aragonite structures, planetary space, crystal formations, spiderwebs, and the “concept of making the abstractly invisible visible,” according to designer Heather Goldberg, Shadowplay’s debut collection of eco-conscious jewelry is replete with magic and mysticism. No mystery lies in where the ingredients are sourced from, however. Handmade with organic, naturally dyed yarns; Swarovski crystals; and fair-trade black silver closures from the Karen Village Hill Tribe in Northern Thailand, Shadowplay’s elegant, one-of-a-kind necklaces feature artful tangles of yarn punctuated with a galaxy of crystals.

Bamboo Spectacle Frames Inspired by Chinese Ming Dynasty Furniture


Like the Ming Dynasty furniture that inspired them, these eyeglass frames by Taiwan’s Yii Collection echo the clean, elegant lines of carved rosewood designs from that era. And true to the Ming philosophy of order and minimalism, the lightweight specs are a perfect marriage of aesthetics, craftsmanship, and function. How else would you expect design geeks to frame their peepers?

giovedì 25 febbraio 2010

Le eco borse dalla spazzatura



Moda ecologica. Negli States stanno spopolando. Si chiamano Basura Bags (letteramente bosa della spazzatura - basura, in spagnolo), e sono borsette ecochic super trendy ricavate dalla spazzatura raccolta direttamente nelle strade dell’Honduras. E la cosa interessante consiste nel fatto che tutti i profitti ritornano al paese di provenienza, per aiutare le famiglie dell’Honduras e assicurare un’istruzione ai bimbini. Le borse, oltre ad essere create dai rifiuti, sono assolutamente riciclabili. E non dimentichiamoci dello stile! Per dare un’occhiata alla collezione cliccate qui: basurabags.org

“Swap Boutique” e la sottile arte del baratto


La Swap Boutique dedicata al baratto di abiti, accessori moda, bijoux e oggetti di design riapre, sempre a Milano, il 5 marzo e si sposta nella nuova sede di via Casale 3/a.

La location sarà il primo concept store italiano dedicato alla sostenibilità con art&design gallery, spazi mostre, cultura e relax.

Abiti, accessori moda e bijoux, quindi, si possono comprare senza spendere nulla, grazie alle tessere del baratto.

Versione italiana delle barter-card che già esistono all’estero, si chiamano Swap Card e sono abbonamenti checonsentono di barattare capi, borse, cinture, gioielli e piccoli oggetti di design senza pagare alcuna quota di scambio.

L’unico costo da sostenere è quello dell’abbonamento, che può essere mensile, trimestrale, semestrale o annuale.

Ma come funziona esattamente questo nuovo sistema di acquisto a costo zero?
 Semplicissimo! Basta acquistare una tessera attraverso la quale avete la possibilità di scambiare un numero illimitato di oggetti per un numero illimitato di volte, sino alla scadenza dell’abbonamento. II luoghi in cui effettuare lo scambio sono diversi. Sicuramente la nuova sede della Swap Boutique di Milano, ma ci sono anche differenti locali dove l’associazione italianaAtelier del Riciclo organizza periodicamente swap party, sia a Milano che in diverse città del Nord Italia; inoltre verso la metà del 2010 la stessa Swap Card potrà essere utilizzata anche nelle altre Swap Boutique che apriranno in diverse città d’Italia, prime fra tutte Roma e Perugia.

Il calendario degli incontri viene inviato periodicamente via mail e tutti gli abbonati entrano a far parte di una community per la quale vengono organizzate feste, mostre, sfilate di moda e corsi, sempre legati al mondo del fashion e del design.

Una volta acquistata la vostra Swap Card non dovete fare altro che portare, nelle Swap Boutique o nelle diverse location degli Swap Party, tutti gli oggetti che desiderate scambiare. Sottoposti alla valutazione degli esperti di Atelier del Riciclo, questi verranno catalogati in 7 categorie di valore e ritirati dall’organizzazione. In cambio riceverete degli Swap Token (buoni di scambio) con i quali potrete "acquistare" abiti, accessori e oggetti della stessa categoria di valore.

Ma non è finita qui! Questa preziosissima tessera infatti ha anche risvolti etici: i proventi degli abbonamenti aiutano l’associazione Atelier del Riciclo a perseguire la diffusione di stili di vita e comportamenti eco-sostenibili.

Proprio per questo l’associazione milanese Atelier del Riciclo organizza regolarmente Gift Swap Party, ma se siete dei pigroni, potete sempre affidarvi al vostro buon vecchio pc e navigare in rete, dove esistono diversi portali tra cui, ad esempio, Barattiamo oppure ZeroRelativo dove potete trovare di tutto, senza sborsare un euro, eliminando tutto ciò che non vi serve più e che occupa spazio vitale a casa vostra... Non mi resta quindi che augurarvi un BUON BARATTO!

London Fashion Week: Fabulous Accessories eco-friendly from Estethica AW10



Leju - vegetable ivory jewellery
Yes
Leju, our favourite tagua jewellers, have gone all theatrical and tribal this season, and we love it! They are embracing their Colombian roots, where the tagua jewellery is sourced and produced by local artisans. Leju

Junky Styling - neckties
Oooh très elegant - we adored these collar neck ties from
Junky Styling - the masters of deconstructing and reconstructing second hand clothing into unique and sexy creations.

mercoledì 24 febbraio 2010

La designer inglese re-inventa il riciclo delle bottiglie di plastica creando affascinanti complementi d'arredo



Con i suoi fiori in PET Michelle Brand ricicla ciò che normalmente è detestato dalla natura: le bottiglie di plastica. Recuperandone il fondo lo recupera utilizzando come elemento modulare per creare infinite combinazioni con fili trasparenti, realizzando così tendaggi, paraventi, ma anche lampadari e paralumi.
Michelle brand ha vinto nel 2007 il Gold Award nella sezione “Environmental” del British Female Inventors and Innovators Awards 2007, e supporta la filosofia dello "slow design", opposto al frenetico consumismo della società contemporanea.

L'utilizzo di Eco plastica per creare gioielli fashion dalle forme tribali che decorano il corpo



I gioielli-tattoo di Batucada richiamano le forme dei tatuaggi tribali e sono composti da un materiale setoso, che si modella al corpo, leggero, che può diventare quasi una seconda pelle. Si tratta di Eco plastica, materiale certificato, che rende il prodotto sostenibile, oltre all'attenzione che Batucada mette nei processi di produzione, assolutamente sostenibili. Anche i packaging sono in plastica riciclata.

martedì 23 febbraio 2010

Combiazioni di colori, nuova collezione Slim e versione Kids, per le cinture colorate più ecologiche del momento




Simpatiche, colorate ed ecologiche! Stiamo parlando di Tie-Ups, è la coloratissima novità del momento in fatto di cinture, in grado di farti venire i dubbi quando si tratta di scegliere tra le 50.653 combinazioni rese possibili con le varianti della collezione Basic, che mette a disposizione degli indecisi ben 37 colori per le cinture, 37 per le fibbie e 37 colori per gli ardiglioni.
Le simpatiche cinture arricchiscono ora ulteriormente la collezione con Slim, ovviamente coloratissime con 25 colori di base da mixare tra di loro, ed in più vi sono due novità in due varianti colore: i modelli con le scritte Tie-Ups a laser.


Le Tie Ups sono disponibili anche in versione bimbo, con 12 colori da combinare, così anche i bambini potranno divertirsi a giocare con i 1.728 modi di combinare ardiglioni, fibbie e cinture!

Impermeabili, resistenti alla trazione e alla torsione, ma soprattutto riciclabili al 100%, antibatteriche ed anallergiche.

Gioielli e geek-jewelry




geek-jewelry testimonia l'atmosfera attuale di avvicinamento della tecnologia alla natura e ai problemi di smaltimento dei componenti elettronici. E l'arte se ne fa una originale portavoce.

Lo vediamo ad esempio nel sito Geekware, dove Nicola Harper ha ideato anelli, gemelli e orecchini con i tasti di keyboards dismesse.

Proseguiamo poi con la Key Bag, creazione di Joao Sabino , sempre fatta con i tasti, in colorazioni diverse e la classica forma delle handbag.

Si chiama poi Fractal Spin un'azienda americana che attraverso il suo sito webhttp://www.fractalspin.com/ vende gioielli creati interamente con componenti elettronici: processori, cavi, led, connettori ecc diventano delizie per i "geek".

Alla geek-jewelry si dedica l'artista Davide Casella che lavora con circuiti riciclati, in alluminio anodizzato e ottone.

E i circuiti possono diventare spille e forcine per i capelli come vediamo nel sitohttp://www.etsy.com. E' incredibile come ogni singolo componente del nostro PC, anche il più insignificante, possa trasformarsi in accessori belli, eco-chic e di tendenza: chip, microprocessori, microcontrollori.

E si può dare il via anche al fai da te!

Looptworks Laptop Sleeves from Upcycled Wetsuits




Working at American Apparel's factory in Los Angeles I witnessed first-hand the amazing volume of scrap fabric that comes out of a garment factory. Even after meticulously arranging the cuts to minimize waste, we'd fill tractor trailers with rainbows of cloth cutouts. The scraps aren't trashed, but are definitely downcycled, turned into rags and cheap filling for who-knows-what. Abiding by the principal of waste equals food, Looptworks has built a brand around the waste stream emitted by the shmata business, and now adds to its lineup a laptop sleeve made from upcycled neoprene.Jasmin wrote about Looptworks when it launched its apparel line, based on the same waste-not-want-not principals. Sourcing cast-off textiles from around the world, the company crafts limited edition styles for ladies and fellas.The Hoptu laptop sleeve is assembled from the neoprene leftovers of a wetsuit factory, and comes in 15" ($30) and 17" ($35) versions in four colors.

lunedì 22 febbraio 2010

New Styles from Veja Shoes: High Tops, Bags, and a Fixed-Gear Special



It's been a bit since the last time we checked in with Veja, the French maker of easy-on-the-earth, nice-to-the-workers, ever-so-fresh footwear. So it was gratifying to find they've not been asleep at the switch. As from the start, the company puts sincere emphasis on using ecological materials (organic cotton, tree-tapped rubber, and vegetable tanned leather), and ethical employment. The Veja line has grown considerably for men and women both, the website is thoroughly revamped, there's a new and quite irresistible hightop, a limited-edition fixed-gear cycling shoe, and the Veja family has been joined by a newborn line of bags.

It's worth spending some time on Veja's site. The language is eloquent and seems to become more poetic in translation. For example: "Day after day, prophets of all kind are pulling the emergency cord, the entire economy is turning green and sustainable-developementising speeches are spreading around."

But Veja has been clearly working to give its customers more of a window into the way it does business, and you'll find out how the rubber is harvested from Brazil's Chico Mendes extractive reserve, about the 320 farming families that supply the organic cotton, and the sewing factory in Vale dos Sinos, where workers get overtime pay and the right to organize. Quick videos give a bit of visual insight into the process as well.

domenica 21 febbraio 2010

Una scelta di stile degradabile in 60 giorni



Le 60BAGS sono la perfetta risposta naturale alle necessità dell'ambiente. Sono shopping bag fatte di tessuto non intrecciato di lino-viscosa, materiale progettato e realizzato in Polonia. Il lino-viscosa è prodotto con scarti industriali di fibre di lino, quindi per la sua realizzazione non viene sfruttata nessuna risorsa naturale e il suo processo di produzione richiede un minimo consumo di energia.

Questa tecnologia innovativa fa sì che le borse si decompongano naturalmente in 60 giorni dopo essere state gettate via, il che significa che non richiedono spese eccessive per il riciclo nè appositi contenitori in cui gettarlie.
Le
60BAGS sono considerate un "passo avanti" rispetto alle cosiddette "green bags" (le sottili borse di plastica) e sono una grande opportunità commerciale per tutte quelle compagnie che vogliono supportare uno stile di vita "eco-friendly".

Queste borse vengono al momento vendute attraverso il sito 60BAG.COM e ne esiste una vasta gamma di modelli e dimensioni, ed inoltre sulle borse pussono essere eventualmente stampati il logo o il marchio degli acquirenti.

venerdì 19 febbraio 2010

Kumvana Gomani: trasformare bottiglie in gioielli


Quando si vuole sconfiggere il caldo estivo, non c'è niente di meglio della sensazione che si può provare passando un cubetto di ghiaccio sulla pelle... Chiaramente indossare o portare cubetti di ghiaccio con sé non è un'idea del tutto pratica... quindi la soluzione più indicata potrebbe essere quella di "provare" i nuovi gioielli dell'artista Kumvana Gomani, una frizzante e fresca collezione di oggetti preziosi realizzati con filamenti di plastica riciclata e confezioni di gelato.

La particolarità della collezione, non sta tanto nei materiali di riciclo impiegati, quanto nella forma che la designer ha dato ai suoi gioielli, ha creato infatti devi veri e propri fiocchi di ghiaccio e neve, per dare un tocco di freschezza ai nostri portagioie. 
La collezione di gioielli di plastica riciclata di Kumvana è elegante, alla moda, delicata e sicuramente ideale per ogni occasione.
 Una nota di merito va anche alla serie di orecchini a goccia, creati invece con lattine, davvero molto originali e coloratissimi.

CeeBee, gli accessori riciclati belli e unici



Nelle creazioni di Carmen Bjornald emerge la cultura scandinava nella quale l’artista è cresciuta. Madre tedesca e padre liberiano, la Bjornald si diploma alla scuola di design di Goteborg e si trasferisce in Italia per apprendere i segreti dell’oreficeria. Musicista e modella, da sempre impegnata nel sociale e nella difesa dell’ambiente, Carmen realizza a mano accessori con materiali di riciclo. Pagine di riviste, fumetti e spartiti musicali combinati con l’argento diventano borse, collane, cinture. Prodotti fashion che non danneggiano l’ambiente e che aiutano famiglie in zone a basso reddito. Si crea così un circolo virtuoso in cui, leggiamo sul sito della Bjornald, “ad ogni passaggio c’è qualcuno che sorride: il materiale da riciclare viene smaltito, gli artigiani guadagnano, la raccolta delle materie naturali non causa alcun danno, l’acquirente finale ha in mano un pezzo unico e CeeBee vede realizzarsi il suo progetto, con grande soddisfazione”.

giovedì 18 febbraio 2010

Libri eco-friendly per ogni stagione



Piacere della lettura e amore per la natura, questa è la scintilla che ha portato alla creazione della linea Honbachidel gruppo creativo giapponese Tokyo Pistol.
Honbachi, si chiamano così in Giappone i vasi da bonsai, e questi sono una divertente e geniale idea per avvicinare il pubblico alla natura attraverso vecchi libri.
No, non si tratta di racconti, favole o romanzi, semplicemente una
vecchia collezione di libri, ormai dimenticata in chissà quale cantina, trasformata in originali e pratici vasi per fiori e piante.
Un'idea semplice che si accompagna mano nella mano alla natura.
Ogni
kit Honbachi comprende un libro “fuori moda” intagliato all'interno, terriccio e una piantina. Il passo successivo è molto semplice: non si deve far altro che sistemare la terra all'interno del libro e, scusate il gioco di parole, piantare la piantina, ed in pochi minuti avrete un nuovo ed originalissimo vasetto da fiori.
Quest'idea è facilmente realizzabile, e potrebbe adattarsi a molti altri oggetti che “abbandoniamo” in cantina o in qualche altro angolo remoto della nostra casa: vecchi lampadari, ex cassettiere, bidoni aspiratutto, cassette per gli attrezzi in disuso... e chi più ne ha più ne metta.
Tutti i modelli della collezione
Honbachi sono disponibili sul sito internet della Mitsubai Tokyo, però nel caso in cui siate interessati ad acquistarne munitevi di un buon interprete, il sito infatti è interamente in Giapponese.
Non potranno mai esserci abbastanza oggetti o gadgets inspirati a libri nel nostro mondo! E concordate con me questi Honbachi non sarebbero perfetti sopra qualunque pila di libri?